I Look, I Touch and Listen

Quando le arti si parlano, a costruire reti di armonia e di dialogo, è sempre il caso di soffermarsi e di prestare attenzione per più di qualche attimo.
Serve tornare a questi racconti in un tempo virato in psico-dramma come il nostro.

(Paola Mallone)

E dunque eccoci a discorrere dell’imminente uscita di un volume, parte di
una più ampia e articolata collana di opere di fotografia e di grafica, in cui le immagini sono in simpatica “contesa” con la sensibilità tattile e con l’ascolto.
Il tutto a promuovere, per sintesi, la sinergia fra discipline artistiche da cui prendono sostanza la dimensione dell’incontro, quella dell’inclusione e quella dello scambio dialogante fra differenti stili e linguaggi.
Si tratta, nello specifico, di un volume di fotografie, per la cura di Giordano Affolti, appunto, in tenzone espressiva con un sottofondo musicale, con la particolare tecnica di stampa in rilievo delle immagini fotografiche, che consentirà la fruizione delle stesse ai non vedenti, poiché corredate di una descrizione in braille.
Il progetto I Look I Touch and Listen. Suggestioni per cui val la pena
vivere – per la direzione artistica del fotografo Giordano Affolti – prevede
la possibilità di ideare, editare e promuovere progetti culturali, quali libri,
video-musicali, cortometraggi, eventi, performance multimediali di varia e
mutevole natura, contaminando professionalità, tematiche e tecniche
espressive in libera e proficua associazione.

A collaborare con lui un team di professionisti: il citato Luca Toller, il pianista, compositore e performer
Ivan Dalia, lo scultore Ernesto Troisi, autore della grafica di copertina,
maestro e creativo del legno, designer industriale e Giulia Piolanti, artista
di pole dance dal profilo internazionale, ginnasta, ballerina, specializzata
in discipline circensi, attiva presso le Cirque du Soleil e residente e
operativa negli Stati Uniti, il fotografo d’interni e still life Fabio Boari,
esperto di fotografia in analogico in grande formato.
Riserveremo prossimamente agli amici su citati uno spazio in cui
raccontarsi e presentarsi al pubblico che ancora non ne conoscesse a fondo
l’esperienza e l’attività.
La logica del Crowfunding (dall’inglese crowd=folla e
Funding=finanziamento) è alla base del progetto di Affolti. Essa offre la
possibilità di promuovere su di una piattaforma gratuita, Kickstarter,
prodotti e iniziative e di avvalersi, dunque, dell’aiuto di sodali e di
sostenitori delle singole operazioni, che si faranno, in qualche modo, attori,
essi stessi, del disegno creativo in essere e della sua realizzazione.
L’esigenza di misurarsi con la crisi del settore delle arti, amplificato dalla
pandemia in atto, ha spinto Affolti a ragionare su quali moderni canali
potessero consentire alla creatività di un settore sempre vitale, quale quello
culturale appunto, di continuare ad esprimersi e a porsi al servizio della
società. Se l’universo delle arti, dunque, ha bisogno di “recuperare un
senso”, il punto di partenza è forse quello di decostruire linguaggi e stili
consolidati, per trarne alimento e reinventarsi.
L’idea è dunque quella di “svanire in un azzardo”, in qualche modo di
disarticolare schemi e meccanismi per ricreare. E di tentare di farlo
seguendo le trame di una contaminazione continua fra le espressioni
artistiche, che si traduca in opere in cui ogni singolo dettato sappia
rinunciare ai personalismi e ai solipsismi, senza perdere in efficacia e in
originalità, per agire nell’ ambito di una comunità d’intenti e di sentire, a
restituire senso e armonia al tutto.