[ Stronzio a mezzanotte e poco altro ]

RACCONTI di Nicolai

Rientro a notte fonda, anche oggi, per il sesto giorno consecutivo, un anticiclone dalle Moluccche ha tenuto le temperature prossime a quelle di Nairobi. L’idea è di farmi una doccia e scivolare nel letto fresco e pulito come un pupo, con un ventilatore puntato addosso per tutta la notte. Mi spoglio, entro nella doccia, giro la leva dell’acqua e non esce niente, tranne uno strano rutto rugginoso dal profondo del tubo digerente del mio palazzo. Me ne sto lì, nudo come un boscimano a fissare i miei piedi nel piatto di ceramica asciutto come il deserto del Gobi. Bestemmio, mi rivesto e mi ricordo di Tremal Naik, il bengalese che ha il negozio di frutta e verdura aperto tutta la notte. Quando passo la porta a vetri se ne sta a braccia conserte a guardare temptation beach su un piccolo televisore poggiato su una sedia dietro al bancone con l’aria condizionata a meno sedici. Ride come un pazzo e grida a qualcuno dall’altra parte dello schermo: «Colione! Cornuto!» E si sganascia fino a perdere il fiato. Quasi dispiaciuto dal doverlo distrarre da una cosa tanto divertente, dopo un colpetto di tosse, dico: “Salve. Mi scusi se la interrompo, ma mi servirebbe urgentemente dell’acqua.” Lui non smette di guardare il televisore, e quasi ipnotizzato mi fa: «Quanta?» «Sei casse direi.» «Ma sono trentasei bottilie seniò!» «Lo so, ma sono rimasto senz’acqua, ho sete e mi ci devo anche lavare» Tremal naik scoppia in una risata stridula e dice: «Ottanta euro seniò» «Come sarebbe a dire ottanta, ma che te sei impazzito?» «No. Speculo sulle risorse, sono solo affari, niente di personale seniò. Stasera è già il terzo del suo palazzo che viene a prendere casse d’acqua. Quindi mi è rimasta solo quella frizzante e, comunque, c’è chi sta peggio, questo qui per esempio – Mi dice girando il televisore verso di me – pensi che per un po’ di visibilità è disposto a prendersi le corna davanti a tre milioni di persone. Quindi, Prendere o lasciare, seniò» «E questo cosa vorrebbe dire? Che c’entra il cornuto con la mia acqua?» «C’entra che un paese senza valori, non sa il valore, perché il valore di una determinata cosa nasce soprattutto dalla necessità e dalla richiesta. Sono leggi di mercato, ce le avete insegnate voi, quindi: stasera diamo valore a qualcosa di cui ha un disperato bisogno. Sei casse fanno ottanta euro, seniò. Che fa’, lascia o prende?» «Prendo, prendo, però checcazzo, che» Tremal naik riscoppia a ridere e aggiunge: «Per altri cinque euro gliele porto su, seniò» Mi lavo con la Ferrarelle da due giorni. Il bagnoschiuma con l’acqua gassata ha il suo perché, diciamolo, apre i pori, massaggia la pelle e mi dà quel senso di frizzantezza che manca alla mia vita da un bel po’. Il colonialismo di ritorno di Tremal Naik mi ha insegnato che per avere una pelle vellutata e liscia il prezzo può essere molto alto, che trovare qualcuno aperto a mezzanotte non è necessariamente una fortuna e, soprattutto, che non tutti quelli che guardano “temptation beach” sono dei coglioni. Io vi ho avvisati.

Alessandro Niccolai