BANCHIERI ne parliamo con l’autore Beppe Ghisolfi

Non esiste potenza cattiva ma cattivi poteri, la cattiveria nell’impedire a qualcuno di fare quel che puó, di realizzare la sua potenza
Gilles Deleuze

Li incontri per strada che camminano sul tuo stesso marciapiedi.
La testa bassa per il peso dei pensieri. Perdono ogni anno 6 miliardi di euro. Ogni giorno a camminare a testa bassa sono in 33 mila. Un esercito. Silenzioso e invisibile.

Sono i clienti dell’occulto. E questa non è una storia di magia.
E’ una storia di frodanti e frodati.

Frodanti. Vestiti di broccati e tuniche, anelli vistosissimi alle
dita. Oppure in maglia e jeans. La demografia dei maghi è un nugolo indistinto.
Ricevono in studioli scenografati ad arte oppure in studi asettici con scrivania e segretaria in tailleur gessato che sorride e ringrazia quando lasci la parcella. Fattura? No grazie. Il nero qui è di casa e la fattura semmai è un
filtro magico.

Il rapporto annuale del Comitato Italiano Antiplagio riporta i
dati del monitoraggio del mondo dell’Occulto e dei Maghi in Italia
svelando, magicamente, una realtà devastante.
Sono censiti 22 mila maghi di cui 7000 reclamizzati attraverso i canali radio e tv private e i quotidiani (circa 3.800 maghi). Ben 600 i siti internet, 300 gli indirizzi di Pagine Utili e 250 di Pagine Gialle.
Mediavideo ospita 230 operatori dell’occulto, Ebay 220 e la rivista specializzata Astra pubblicizza 200 maghi. Calcolando il sommerso, l’Osservatorio presuppone l’effettiva presenza di 155 mila operanti.

I campi della materia sono i più singolari: dalla più nota magia nera e bianca, ai tarocchi, alla parapsicologia, ai nuovi influssi New Age e alle discipline orientali. Cristalloterapia e l’agopuntura. Il giro di danaro supposto su questa mole di esercenti è di 6 miliardi di euro annui con un’evasione del 99%.
Cosa vendono? Vendono la felicità.
In tutte le sue forme. E il compratore potrebbe essere accanto a voi.
Uno di voi.

Frodati. Sono ben 11 milioni ( 18% della popolazione nazionale). Il 3,5% delle famiglie italiane. Il numero oscuro è molto alto. I frodati vengono derubati di cifre che vanno da poche centinaia di euro – per i più accorti – a molte centinaia di milioni. Tra i reati più frequenti vi sono circonvenzione d’incapace, truffa semplice e aggravata, esercizio abusivo della professione psicologica e medica in generale, evasione fiscale.

L’età media delle vittime è di 44 anni e fra di essi il 6% ha una laurea, il 13% un diploma, il 37% ha conseguito la licenza elementare e il 44% la licenza media inferiore. In realtà i clienti vengono indiscriminatamente da tutti gli ambiti socioculturali e socioeconomici. L’insicurezza e la vulnerabilità non hanno
titolo di studio. E cadere è un’attitudine di tutti.

Il 51% è di sesso femminile. Gli uomini sono il 43%. Addirittura 6% sono bambini.
Le motivazioni che inducono a chiedere consulti attengono principalmente
la sfera affettiva ( 46%), lo stato di salute (25%), la protezione (22%) e il lavoro (7%). Come l’usura, questo reato è considerato fattispecie di cui vergognarsi pur essendo vittima. Chiaramente i motivi sono dovuti all’iniziale
volontà personale di entrare in contatto con maghi e affini, nel senso di vergogna per aver cercato di guarire da malattie usando sali o decotti o comprando filtri d’amore per conquistare l’ex fidanzato o colpire l’amante del marito col malocchio.
Non si denuncia perché spesso si è convinti di poterne uscire o perché, e qui si configura il reato più grave, si ricevono minacce e intimidazioni.
Si cede. In silenzio. Solo 4 cittadini su 100 denunciano l’abuso.
Il dato più grave è la realtà delle persone finite nel circuito. I casi di famiglie che perdono tutto, come per il gioco o l’usura, è altissimo.

Il comitato Italiano Antiplagio ha istituito a questo scopo il Telefono Antiplagio che raccoglie le denunce e le segnalazioni di quanti riescono a comprendere la gravità della esperienza con questo mondo.
Attualmente il Comitato Antiplagio ha sospeso le attività di supporto alle vittime per rispondere all’apertura di una causa civile in cui il Comitato è stato coinvolto dall’editore Mediaset, la rete che più di ogni altra riceve danaro per la vendita di spazi televisivi e pubblicitari a maghi e affini, verso il quale il Comitato aveva intrapreso una feroce battaglia.

La magia e il business voltano la stessa carta magica.
La solita. Pecunia…


di Veronica Turiello